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In caso di paralisi facciale è importante proteggere l’occhio

L’apertura della palpebra che la chiusura della palpebra sono movimenti molto importanti per la salute dell’occhio.

All’apertura dell’occhio ci pensa un nervo detto oculomotore (o III nervo cranico). La chiusura delle palpebre è, invece, un movimento possibile grazie al nervo facciale, il quale innerva anche le ghiandole lacrimali, ovvero è responsabile della produzione delle lacrime

Questi due meccanismi sono importanti per la salute dell’occhio: grazie al movimento delle palpebre, che “sbattono” 10-30 volte al minuto con un movimento detto blink, l’occhio viene mantenuto lubrificato e pulito.

Quando insorge una paralisi del nervo facciale vi è l’incapacità totale o parziale di chiudere le palpebre, l’occhio può essere più o meno secco per la ridotta produzione di lacrime e, infine, più aperto (un segno clinico chiamato lagoftalmo) a causa del cedimento della palpebra inferiore.

Quando tutti questi meccanismi sono alterati è fondamentale non trascurare la cura dell’occhio per evitare che subisca dei danni a causa della mancata chiusura e della scarsa lubrificazione.
La sezione dell’occhio più esposta in questo senso è la cornea che costituisce la parte anteriore dell’occhio e ne rappresenta la lente più importante. 

E allora come fare? 

Ai pazienti ricordo sempre di: 

  • Evitare di toccare continuamente l’occhio e in ogni caso farlo sempre con le mani pulite.
  • Proteggere l’occhio durante la notte. Può esservi stato consigliato di apporvi una benda. Con la benda però c’è il rischio che, sotto di essa, l’occhio rimanga aperto. Per assicurarsi che la palpebra rimanga chiusa, il consiglio è di utilizzare due piccoli cerotti (ad esempio quelli usati nelle medicazioni tipo Steri-Strip), posizionati uno più internamente, l’altro più lateralmente all’occhio. Puoi procedere in questo modo: con la testa ferma guarda verso il basso e, mantenendo lo sguardo verso il basso, accompagna manualmente con il dorso di un dito la palpebra superiore fino alla completa chiusura dell’occhio. A questo punto posiziona i cerottini. 
  • Proteggere gli occhi dalle fonti luminose intense, da polveri e fonti d’aria utilizzando occhiali da sole. Anche le lenti a contatto, se ben tollerate, offrono la buona protezione della superficie oculare.
  • Utilizzare le lacrime artificiali applicandole al bisogno. È ancora meglio utilizzare anche lacrime artificiali di tipo unguento che hanno una più lunga permanenza; 
  • Fare frequenti pause durante le attività che richiedono la fissazione dello sguardo (come la lettura, la TV, il lavoro al computer). 

Se l’occhio dovesse irritarsi, arrossarsi, prudere è importantissimo rivolgersi al proprio medico o all’oculista che valuterà il problema e indicherà la cura adeguata.